Ti mangio con gli occhi, poi decido
Dite la verità: quanti di voi dovendo scegliere un ristorante vanno a vedere le fotografie dei piatti che propone ancora prima di leggere menù e recensioni?
Eh, come immaginavo…
Perché la forza di una immagine è spesso 100 volte maggiore di quella di un testo o di un giudizio di uno sconosciuto.
Così succede che i profili social di ristoranti siano sempre più ricchi di fotografie che raccontano l’esperienza gustativa che quel locale propone.
Allo stesso modo, anche i profili IG e FB di Yuzuya - la cucina giapponese è di casa! raccontano il ristorante per immagini.
E per scrivere un testo che descriva al meglio un’esperienza, se vogliamo davvero raccontarla per immagini, dobbiamo assicurarci che queste siano perfette. Poiché da quella fotografia spesso dipende la scelta di prenotare o meno una cena con amici o una pausa pranzo.
Sin dalla sua apertura mi occupo dell’immagine e della comunicazione a 360 gradi di Yuzuya e la quasi totalità delle immagini che trovate sui loro social o sul sito le ho scattate personalmente. A volte rubandole velocemente con il cellulare, altre allestendo veri e propri set. Ma l’obiettivo rimane sempre uno solo: rappresentare al meglio l’esperienza che il ristorante giapponese propone ai propri clienti.
Nel corso degli anni i profili social di Yuzuya sono cresciuti, fino a raggiungere diverse migliaia di follower (circa 8.000 su Instagram e oltre 9.000 su Facebook). Follower reali, ottenuti esclusivamente pubblicando contenuti di qualità, senza usufruire di sponsorizzazioni.
Ma come fotografare un piatto?
È importante che le immagini pubblicate, oltre che “buone” (o belle, se preferite) descrivano correttamente il piatto, ovvero lo rappresentino in maniera realistica, senza troppi artefatti. Bisognerà poi decidere quale linguaggio visivo utilizzare, allegro e vivace, caravaggesco e introspettivo, estremamente ripetitivo (per esempio proponendo sempre la stessa inquadratura dei vari soggetti) o totalmente variegato a sottolineare il continuo movimento e cambiamento dell’esperienza culinaria che propone.
La luce in questa faccenda è di vitale importanza e conoscere almeno un po’ la teoria della fotografia è indispensabile; la composizione e l’inquadratura poi decidono cosa mostrare del piatto (e cosa no).
E una volta scattate le immagini un velo di make up digitale in fase di editing ci consente di ottenere l’immagine ideale da mostrare ai nostri clienti.
E voi che dite: non avete voglia di provare queste immagini… ehm, questi favolosi piatti di Yuzuya?
CRISTIANO CAPELLI
IDEE, IMMAGINI, PAROLE.
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